DOCUMENTARIO - ANNA NEGRI

DOCUMENTARIO

Anna NEGRI ha passato tre anni a girare un doc sull’ideologo della sinistra extraparlamentare. Ha lo sguardo intenso ed affilato, segnato da una vena malinconica di dolcezza, la regista Anna Negri, autrice di serie tv come Baby, per Netflix, e di un libro molto forte sulla sua infanzia, segnata dalle vicende giudiziarie del padre, il filosofo Toni Negri, uno dei fondatori di Potere operaio e Autonomia operaia, leader della sinistra extraparlamentare italiana degli anni Settanta.

FONTE: REPUBBLICA

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DOCUMENTARIO - PENCO

Gianpaolo Penco ripercorre attraverso una lunga intervista realizzata nella casa di Parigi durante il periodo del covid, e con l'ausilio di materiali d'archivio, l'intera vita di Negri: dalla ferrea educazione ricevuta dalla madre, fino alla scalata ai vertici di Azione Cattolica, dal rapporto con Marco Pannella che lo portò in Parlamento al caso Moro, "un caso di estrema manipolazione", spiega ancora il regista; senza dimenticare "la freddezza che ci fu con Enrico Berlinguer e con il Partito Comunista Italiano". "Sembra strano - dice Penco - ma Toni Negri divenne famoso e un caso mediatico, solo dopo il suo arresto e l'assurdo processo che subì. Prima era un normale professore di Filosofia a Padova". Convinto europeista, Toni Negri dice di avere sbagliato tanto, "ma non da codice penale". Nel film sono fondamentali gli interventi delle figlie Anna e Nina (il figlio maschio ha preferito non partecipare per motivi personali) che ne sottolineano anche errori e fragilità.

FONTE: ANSA

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TONI NEGRI

Antonio Negri, an Italian philosopher whose essays and activism calling for a new workers’ revolution landed him in prison in 1979, and who two decades later became a global intellectual celebrity for writing “Empire,” a book hailed as the new “Communist Manifesto,” died on Saturday in Paris. He was 90.

The philosopher Judith Revel, his wife, confirmed his death, in a hospital.

Throughout his career, Mr. Negri was among the few academic thinkers who had the talent and charisma to make their ideas accessible to a broad audience.

As a leading figure of the Potere Operaio (Workers’ Power) movement of the 1960s and ’70s, he inspired followers not just with his forceful essays but also with his willingness to go out to the streets and factories of northern Italian cities, organizing workers and calling for revolution.

“Empire” (2000), which he wrote with Michael Hardt, a literature professor at Duke University, did something similar for a new generation of the left, offering what many found a compelling Marxist interpretation of globalization after the Cold War.

https://www.nytimes.com/2023/12/22/world/europe/antonio-negri-dead.html

CONTATTI: info@toninegri.com

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